L’area di produzione del Fiano di Avellino è la più ampia tra le denominazioni irpine, in rapporto all’estensione del territorio: essa comprende, infatti, 26 comuni ubicati tra la Valle del Calore, la Valle del Sabato, le falde del Monte Partenio e le colline che guardano al Vallo di Lauro.
Si tratta ovviamente di una zona piuttosto eterogenea sotto tutti i punti di vista, nella quale si evidenziano sostanziali differenze per quanto riguarda le altitudini dei vigneti, i microclimi, i sistemi di allevamento, le esposizioni, le dimensioni degli impianti e le relative scelte vendemmiali.
Salza Irpina, piccolo centro distante pochi chilometri dal capoluogo di provincia, si colloca nella sottozona orientale dell’areale, tra i Monti del Partenio ed i Monti Picentini: un luogo ove abbondano acque e sorgenti, frequentato sin dall’età romana, come testimoniano reperti archeologici rinvenuti nelle campagne limitrofe, tra cui monete e sepolcreti.
Qui il vigneto della famiglia Di Meo si estende per circa 20 ettari e comprende quattro differenti vigne di Fiano che si diramano lungo i vari lati della collina sulla quale insiste la tenuta, con diversificazioni di suoli, porta innesti e altitudini, fattore che concorre a creare un’ideale eterogeneità, monitorata nel corso di lunghi esperimenti di parcellizzazione.
Conciliando da sempre la tradizione con la modernità, in questi vigneti Roberto Di Meo ha espresso più che altrove la propria attitudine: lavorare con una materia prima intatta e autentica, in maniera assolutamente poco invasiva, per produrre vini bianchi di gran pregio, capaci di crescere nel tempo.
vitigni coltivati: Fiano |
densità di impianto (ceppi/ha): 3.500 / 4.500 / 5.000 |
sistema di allevamento: Guyot |
suolo: argilloso / argilloso-calcareo |
esposizione:: Nord-Est |
altitudine:: da 520 a 550 metri s.l.m. |
vini prodotti: |
- Fiano di Avellino DOCG |